Mahācundasutta
Anguttara Nikaya, 6.46
Così ho udito: In una certa occasione il venerabile Mahācunda soggiornava fra i Ceti, a Sahajāti. Là si rivolse ai monaci: “Amici monaci!” “Amico!”—risposero quei monaci al venerabile Mahācunda.
Ed il Venerabile Mahācunda disse: “Ecco amici, che i monaci specialisti del Dhamma (dhammayoga) sviliscono i monaci contemplativi (jhāyī), dicendo:
‘Queste persone sono assorbite e focalizzate nella meditazione, ed affermano: “Noi Meditiamo, Noi Meditiamo!” Ma perché meditano? In che modo meditano? Come meditano?’
Così facendo, i monaci specialisti del Dhamma non brillano, e anche i monaci contemplativi non brillano; essi non praticano per il benessere delle genti, per la felicità delle genti, per il bene delle genti né per il benessere e la felicità degli esseri umani e divini.
Inoltre amici, i monaci contemplativi sviliscono i monaci specialisti del Dhamma, dicendo: ‘Queste persone affermano: “Noi siamo gli specialisti del Dhamma, noi siamo gli specialisti del Dhamma!”, ma sono presuntuosi, instabili, allentati nei loro discorsi, confusi nella loro consapevolezza, non attentamente concentrati, le loro menti vagano, i loro sensi sono privi di controllo; sono davvero specialisti del Dhamma? Per quale scopo sono specialisti del Dhamma? Come sono specialisti del Dhamma?’
Così facendo, i monaci contemplativi non brillano, e neanche i monaci specialisti del Dhamma; essi non praticano per il benessere delle genti, per la felicità delle genti, per il bene delle genti né per il benessere e la felicità degli esseri umani e divini.
Inoltre, quando i monaci specialisti del Dhamma lodano solamente i monaci specialisti del Dhamma, e non i monaci contemplativi, i monaci specialisti del Dhamma non brillano, e anche i monaci contemplativi non brillano. Essi non praticano per il benessere delle genti, per la felicità delle genti, per il bene delle genti né per il benessere e la felicità degli esseri umani e divini.
Inoltre, quando i monaci contemplativi lodano solamente i monaci contemplativi e non i monaci specialisti del Dhamma, i monaci contemplativi non brillano, e anche i monaci specialisti del Dhamma non brillano. Essi non praticano per il benessere delle genti, per la felicità delle genti, per il bene delle genti né per il benessere e la felicità degli esseri umani e divini.
Così, amici, dovreste esercitarvi: ‘Essendo monaci specialisti nello studio del Dhamma, noi loderemo i monaci contemplativi.’ Così dovreste esercitarvi. Perché? Perché costoro sono persone stupende, difficili da trovare in questo mondo, in quanto essi vivono avendo toccano la sfera del ‘senza morte’ [2] per mezzo del corpo.[3]
Così, amici, dovreste esercitarvi: ‘Essendo monaci contemplativi, noi loderemo i monaci specialisti del Dhamma.’ Così dovete esercitarvi. Perché? Perché costoro sono persone stupende, difficili da trovare in questo mondo, in quanto hanno penetrato con saggezza affermazioni dal significato profondo.”
NOTE:
- Dhammayoga: monaci con una maggiore inclinazione allo studio dottrinale.
- amataṃ dhātuṃ: La sfera del senza morte, ovvero il Nibbana, lo stato dove i concetti di nascita e morte riferite ad un sé o Io erroneamente immaginato sulla base degli aggregati sono stati trascesi.
2. kāyena phusitvā: Uno stato toccato o raggiunto (phusitvā) tramite questo corpo (kāyena) , con un ovvio riferimento alla pratica di consapevolezza sul corpo (Kāyagatāsati).
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