Prefazione:
Un Arahant è una persona, uomo o donna, che ha realizzato la liberazione dalla sofferenza e dalle sue cause in questa vita portando a pieno compimento le Quattro Nobili Verità insegnate dal Buddha, avendo cioè compreso la sofferenza, abbandonato la sua causa, realizzato la sua cessazione e coltivato il sentiero per la cessazione della sofferenza.
Nel discorso che segue, tratto dal sesto capitolo dell’Aṅguttara Nikāya, la Raccolta dei discorsi ordinati numericamente, il Buddha spiega come molti fra i suoi discepoli laici abbiano realizzato lo stato oltre la morte (il Nirvana) ed ottenuto così la liberazione:
Bhallikādisutta, AN 6.120-139
“Chahi, bhikkhave, dhammehi samannāgato bhalliko gahapati … pe … sudatto gahapati anāthapiṇḍiko … citto gahapati macchikāsaṇḍiko … hatthako āḷavako … mahānāmo sakko … uggo gahapati vesāliko … uggato gahapati … sūrambaṭṭho.. jīvako komārabhacco … nakulapitā gahapati … tavakaṇṇiko gahapati … pūraṇo gahapati … isidatto gahapati … sandhāno gahapati … vicayo gahapati … vijayamāhiko..gahapati … meṇḍako gahapati … vāseṭṭho upāsako … ariṭṭho upāsako … sāraggo upāsako tathāgate niṭṭhaṅgato amataddaso amataṃ sacchikatvā iriyati. Katamehi chahi? Buddhe aveccappasādena, dhamme aveccappasādena, saṃghe aveccappasādena, ariyena sīlena, ariyena ñāṇena, ariyāya vimuttiyā. Imehi kho, bhikkhave, chahi dhammehi samannāgato sāraggo upāsako tathāgate niṭṭhaṅgato amataddaso amataṃ sacchikatvā iriyatī”ti.
“Monaci, essendo dotati di queste sei qualità i capifamiglia Bhallika, Sudatta Anāthapiṇḍika, Citta da Macchikāsaṇḍa, Hattako di āḷavi, Mahānāma il Sakya, Ugga di Vesāli, Uggata, Sūrambaṭṭha, Jīvako komārabhacca, Nakulapitā, Tavakaṇṇika, Pūraṇa, Isidatta, Sandhāna, Vijaya, Vijayamāhita, Meṇḍaka e i discepoli laici Vāseṭṭha, Ariṭṭha e Sāragga hanno raggiunto la completezza sotto la guida del Tathāgata, realizzando il ‘senza morte’, lo stato di colui il quale vive avendo realizzato il senza morte. Quali sei? (1) Incrollabile fiducia nel Buddha, (2)Incrollabile fiducia nel Dharma, (3) incrollabile fiducia nel Sangha, (4) Nobile comportamento virtuoso, (5) nobile conoscenza, (6) nobile liberazione. Possedendo queste sei qualità il discepolo laico Sāragga ..ha raggiunto la completezza sotto la guida del Tathāgata realizzando il senza morte, lo stato di colui il quale vive avendo realizzato il senza morte.”
Glossario:
Tathāgate niṭṭhaṅgata: avendo raggiunto la completezza sotto la guida del Tathāgata:
Niṭṭhaṅgata deriva dal verbo niṭṭhāti, il cui significato letterale è finire, completare, esaurire o portare a compimento.
Tathāgate é il locativo di Tathāgata -un epiteto usato in riferimento al Buddha Gautama- che letteralmente vuol dire “nel Tathāgata“, la condizione di chi ha preso il Buddha come suo rifugio e maestro.
Amataddaso: colui il quale ha visto, ovvero realizzato il senza morte (a-mata).
Amataṃ sacchikatvā iriyati: colui il quale si muove o vive (iriyati) avendo realizzato (sacchikatvā) il senza morte, ovvero il nirvana, la cessazione della sofferenza e delle sue cause.
Ariyāya vimuttiyā, lett. nobile liberazione: Il termine Ariyā, tradotto con nobile, deriva dall’unione dei sostantivi Ari, che significa nemico e yānī, il percorso, la strada che porta fuori dalla portata dei nemici, dove per nemici si intendono i tre veleni radice del samsara: bramosia, avversione ed ignoranza.
Davide Angelo Puglisi
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