Evaṃ me sutaṃ— ekaṃ samayaṃ bhagavā sāvatthiyaṃ viharati jetavane anāthapiṇḍikassa ārāme. Atha kho āyasmā ānando yena bhagavā tenupasaṅkami; upasaṅkamitvā bhagavantaṃ abhivādetvā ekamantaṃ nisīdi. Ekamantaṃ nisinno kho āyasmā ānando bhagavantaṃ etadavoca:
Così ho udito: una volta il Sublime dimorava al Sāvatti, nel bosco di Jeta, nel monastero di Anāthapiṇḍika; Ed il Venerabile Ānanda avvicinò il Sublime, ed avendolo avvicinato, rese omaggio al Sublime e si sedette al suo fianco; E sedendo al suo fianco, il Venerabile Ānanda disse al Sublime:
“Kimatthiyāni, bhante, kusalāni sīlāni kimānisaṃsānī”ti? “Avippaṭisāratthāni kho, ānanda, kusalāni sīlāni avippaṭisārānisaṃsānī”ti.
“Qual è lo scopo, o Signore, e qual è il beneficio del comportamento virtuoso?” “il non rimorso, o Ānanda è lo scopo del comportamento virtuoso, il non rimorso è il beneficio.”
“Avippaṭisāro pana, bhante, kimatthiyo kimānisaṃso”ti? “Avippaṭisāro kho, ānanda, pāmojjattho pāmojjānisaṃso”ti.
“Ma Signore, qual è lo scopo, e qual è il beneficio del non rimorso?” “Ānanda, lo scopo ed il beneficio del non rimorso è la contentezza.”
“Pāmojjaṃ pana, bhante, kimatthiyaṃ kimānisaṃsan”ti? “Pāmojjaṃ kho, ānanda, pītatthaṃ pītānisaṃsan”ti.
“Ma Signore, qual è lo scopo, qual è il beneficio della contentezza?” “Ānanda, lo scopo ed il beneficio della contentezza è la gioia.”
“Pīti pana, bhante, kimatthiyā kimānisaṃsā”ti? “Pīti kho, ānanda, passaddhatthā passaddhānisaṃsā”ti.
“Ma Signore, qual è lo scopo e qual è il beneficio della gioia?” “Ānanda, lo scopo ed il beneficio della gioia è la quiete interiore.”
“Passaddhi pana, bhante, kimatthiyā kimānisaṃsā”ti? “Passaddhi kho, ānanda, sukhatthā sukhānisaṃsā”ti.
“Ma Signore, qual è lo scopo della calma interiore?” “Ānanda, la felicità è lo scopo ed il beneficio della quiete interiore.”
“Sukhaṃ pana, bhante, kimatthiyaṃ kimānisaṃsan”ti? “Sukhaṃ kho, ānanda, samādhatthaṃ samādhānisaṃsan”ti.
“Ma Signore, qual è lo scopo e qual è il beneficio della felicità?” “Ānanda, il raccoglimento è lo scopo ed il beneficio della felicità.”
“Samādhi pana, bhante, kimatthiyo kimānisaṃso”ti? “Samādhi kho, ānanda, yathābhūtañāṇadassanattho yathābhūtañāṇadassanānisaṃso”ti.
“Ma Signore, qual è lo scopo, qual è il beneficio del raccoglimento?” “Ānanda, la conoscenza e la visione delle cose per come sono realmente è lo scopo ed il beneficio del Raccoglimento.”
“Yathābhūtañāṇadassanaṃ pana, bhante, kimatthiyaṃ kimānisaṃsan”ti? “Yathābhūtañāṇadassanaṃ kho, ānanda, nibbidāvirāgatthaṃ nibbidāvirāgānisaṃsan”ti.
“Ma Signore, qual è lo scopo, qual è il beneficio della conoscenza e della visione delle cose per come sono realmente?” “Ānanda, disincanto e distacco sono lo scopo ed il beneficio della conoscenza e della visione delle cose per come sono realmente.”
“Nibbidāvirāgo pana, bhante, kimatthiyo kimānisaṃso”ti? “Nibbidāvirāgo kho, ānanda, vimuttiñāṇadassanattho vimuttiñāṇadassanānisaṃso.
“Ma Signore, qual è lo scopo, qual è il beneficio di disincanto e distacco?” “Ānanda, la conoscenza e la visione della liberazione sono lo scopo ed il beneficio di disincanto e distacco.”
Iti kho, ānanda, kusalāni sīlāni avippaṭisāratthāni avippaṭisārānisaṃsāni; avippaṭisāro pāmojjattho pāmojjānisaṃso; pāmojjaṃ pītatthaṃ pītānisaṃsaṃ; pīti passaddhatthā passaddhānisaṃsā; passaddhi sukhatthā sukhānisaṃsā; sukhaṃ samādhatthaṃ samādhānisaṃsaṃ; samādhi yathābhūtañāṇadassanattho yathābhūtañāṇadassanānisaṃso; yathābhūtañāṇadassanaṃ nibbidāvirāgatthaṃ nibbidāvirāgānisaṃsaṃ; nibbidāvirāgo vimuttiñāṇadassanattho vimuttiñāṇadassanānisaṃso. Iti kho, ānanda, kusalāni sīlāni anupubbena aggāya parentī”ti.
“Così, Ānanda, l’etica virtuosa ha come scopo e beneficio il non rimorso; Il non rimorso ha come scopo e beneficio la contentezza; la contentezza ha come scopo e beneficio la gioia; la gioia ha come scopo e beneficio la felicità; la felicità ha come scopo e beneficio il raccoglimento; il raccoglimento ha come scopo e beneficio la conoscenza e la visione delle cose per come sono realmente; la conoscenza e la visione della cose per come realmente sono ha come scopo e beneficio il disincanto ed il distacco; il disincanto e distacco ha come beneficio la conoscenza e la visione della liberazione. In questo modo, Ānanda, il comportamento virtuoso conduce progressivamente verso il ciò che è più importante.”
-Kimatthiyasutta, AN, 10.1
Tradotto dal testo Pāli da Davide Puglisi – Centro Dhammadana Saronno
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