Due tipi di felicità

 

1_7ef0a7daaaf950f84e520ebbc9bdbd03.jpg

Affronta la vita senza aspettative di successo; se riesci ad accettare sia il successo che la sconfitta allo stesso modo, avrai avuto successo.

Continuando a praticare in questo modo, la sofferenza diminuirà. la tua mente ha creato quella sofferenza.  Chi ne è il proprietario? La tua mente.

I Discorsi dicono che il Mondo è dominato dalla sofferenza, che Il Mondo è fondato sulla sofferenza.

Un treno corre su due rotaie; senza le rotaie non potrà andare molto lontano; similmente, il mondo è fondato sulla sofferenza, e la sofferenza si trova nella mente. Ti sto invitando a lasciare andare questa sofferenza.

Quando lasci andare la sofferenza, anche la felicità svanirà. Riesci a capire cosa sto dicendo? Cosa c’è dall’altro lato, alla fine della felicità?

-La sofferenza.

Abbiamo l’aspettativa di essere felici per tutta la vita. Non verresti essere sempre felice?

Vi sono due tipi di felicità; ora vi parlerò di queste due. Un tipo di felicità contiene sia la sofferenza che la felicità, l’altra non contiene né sofferenza né felicità.

Ti piacerebbe avere quel tipo di felicità che include sofferenza da un lato e felicità dall’altro?

-Sarebbe inutile.

Chi non conosce il Dharma (realtà) continua a ricercare questo tipo di felicità. Ma cosa c’è dall’altro lato di questa felicità? Sofferenza.

La Felicità è lo stato naturale, dove non vi è né felicità né sofferenza. Hai mai sperimentato una tale felicità?

Se vuoi ottenerla, devi allenare la tua mente. Coltivare il sentiero è essenziale, altrimenti non potrai realizzare il Dharma.

Questa forma di Felicità è detta ‘Equanimità’; una volta realizzata, potrai realizzare il Dharma. Quindi, cerca di diventare equanime, né felice né Sofferente.

Rifletti  sulla vita: in passato, hai continuato a cercare la felicità, ma cosa hai ottenuto, stress o rilassamento?

Un grande stress.

Cercando la felicità otterremo anche la sofferenza, e quando soffriamo ci sentiamo finiti, perché non abbiamo ottenuto ciò che desideravamo.

Ripeti a te stesso:

“Perché continui a correre cercando qualcosa che non potrai mai ottenere?” Insegna a te stesso in questo modo.

Chi è il tuo Insegnante? – Te stesso. Chi ti sta insegnando? Te stesso.  Nel ricercare questa realtà universale, a chi ti rivolgi? Rivolgiti a te stesso.

Siri Samathabhadra Thero,

Path to Wisdom

 

Rispondi

Inserisci i tuoi dati qui sotto o clicca su un'icona per effettuare l'accesso:

Logo di WordPress.com

Stai commentando usando il tuo account WordPress.com. Chiudi sessione /  Modifica )

Foto Twitter

Stai commentando usando il tuo account Twitter. Chiudi sessione /  Modifica )

Foto di Facebook

Stai commentando usando il tuo account Facebook. Chiudi sessione /  Modifica )

Connessione a %s...

Sito web creato con WordPress.com.

Su ↑

%d blogger hanno fatto clic su Mi Piace per questo: