“La consapevolezza impedirà ai pensieri nocivi di intasarti la mente”
-Venerabile Siri Samanthabhadra Thero-
Pubblicato originariamente con il titolo di Mindfulness will avoid nasty thoughts engulfing your mind. Message to mark Poson Poya, dal quotidiano in lingua Inglese The Island, 3 Giugno 2017.
Nel Buddhismo, pratichiamo il pragmatismo, ovvero, cerchiamo di risolvere i problemi in maniera pratica, ragionevolmente. La società [odierna] richiede soluzioni realistiche, adatte alle condizioni attuali, piuttosto che l’aderire a rigide teorie, idee, precetti o principi.
Nel Dhamma, la consapevolezza rappresenta tale approccio pragmatico, il cui fine è di rendere la mente docile senza sforzo. La mente può renderci felici o infelici; perciò, abbiamo bisogno di una forte consapevolezza della nostra stessa mente. A tal fine, non c’è bisogno di leggere libri, di compiere rituali come le pūja[1], né di prendere dei voti di fronte a qualche divinità.
Al mattino presto, mentre muovi le gambe per alzarti, sii consapevole delle tue azioni: “sto scendendo dal letto”, quindi: “sto camminando verso il bagno”, “sto urinando” e così via. In questo modo, continua a compiere le tue attività quotidiane con piena presenza. Per esempio, quando mangi, raccogli la mente sull’attività del magiare e nient’altro. Così starai praticando la consapevolezza. In questo modo, diverrai più sereno.
Questa pratica costituisce una ricchezza incalcolabile, perché l’attenzione posta alle azioni ti sarà, in ultima analisi, di aiuto nella realizzazione dello stato sopramondano (liberazione).
Più osserviamo la nostra mente e notiamo ciò che essa fa per noi, più saremo inclini a renderla docile. I nostri pensieri sono il nostro padrone; una mente ben diretta renderà pura la mente stessa.
All’improvviso, ti accorgi che il tuo cane sta facendo a pezzi le tue scarpe. Ora la tua mente è pervasa dalla rabbia. Mentre cercavi di fermare il cane, questo ti strappa la camicia con le sue zanne. Se sei consapevole, non sarai agitato per le azioni del tuo cane. La consapevolezza ti indurrà a riflettere in termini di naturalezza. Questo è il Dhamma.
Potresti anche essere un professore universitario con un’ottima conoscenza del buddhismo, e tuttavia, un professore non sarà mai in grado di raggiungere il nibbāna (liberazione) se non pratica diligentemente la consapevolezza, dirigendo la sua mente verso la liberazione.
Se siamo consapevoli, noteremo che:
(a) Il mio cane mi ha distrutto le scarpe e la rabbia è sorta nella mia mente,
(b) la rabbia è nella mia stessa mente,
(c) devo lasciare andare la rabbia, dato che essa sta inquinando i miei pensieri.
Quando sei consapevole, puoi distinguere la gelosia, la bramosia e l’ignoranza, le contaminazioni. Faccio una richiesta richiesta ai templi tradizionali, ai politici e alle forze dell’ordine: Insegniamo la consapevolezza nelle scuole domenicali, come rimedio all’ondata di criminalità che sta travolgendo la nostra società; inoltre, i discorsi pronunciati dai venerabili monaci dovrebbero essere incentrati su come domare la mente.
È inutile recitare il Dhamma. Come monaci, dobbiamo insegnare ai politici e alla forze dell’ordine a domare la mente, avendo una chiara comprensione e consapevolezza nelle attività quotidiane. Questa è consapevolezza. I templi tradizionali sono impegnati unicamente nella costruzione di grandi sale, statue di Buddha e pagode. Nella maggior parte dei templi, vi sono edifici enormi totalmente inutilizzati.
Queste grandi sale dovrebbero essere usate per insegnare ad essere consapevoli, perché la consapevolezza condurrà i praticanti alla Vipassanā. (Visione profonda). Dovremmo organizzare centri di meditazione di consapevolezza in ogni tempio, con il sostegno dei politici e delle forze dell’ordine. I giovani monaci dovrebbero dedicarsi al benessere dei laici e non all’ottenimento di diplomi. L’educazione scolastica è necessaria al fine di acquisire ricchezza materiale, per mantenere un buon tenore di vita.
Diventiamo monaci per purificare le nostre menti e raggiungere il nibbāna. Per favore, mentre indossate le vesti, portate la ciotola delle elemosine e compiete le vostre attività quotidiane, fatelo con chiara comprensione, ovvero, con coscienza e consapevolezza.[2]
Durante I poya[3] potete anche criticarmi, mentre predicate il Dhamma. Apprezzo le vostre critiche. Bisogna sempre essere consapevoli e ‘attenti’ (Satimato), se si vuole avere successo [nella pratica]. Quando avrete avuto la meglio sugli istinti e sugli impulsi nocivi, avrete la meglio anche su tutte le illusioni che causano dukkha (sofferenza).
Quando non abbiamo fatto nulla di sbagliato, proviamo una sensazione di sicurezza, non abbiamo sensi di colpa. Questa è la nobile moralità (ariyasila), una sensazione di contentezza.
Tutti voi realizzerete l’entrata nella corrente del risveglio (sotāpannā) per via del fatto di non avere pensieri, parole e azioni non salutari. Sarete vivi e vivaci. Osservate gli stati mentali che si manifestano – permangono e cessano, e, mentre stai guidando, per favore sii consapevole e salva vite innocenti (sii prudente).
In questo corpo alto 6 piedi, risiede la suprema beatitudine: il nibbāna. Per scoprire queste Quattro nobili verità, le persone vanno in pellegrinaggio, offrono fiori e accendono lampade. Vengono compiute delle pichchamal pooja (offerte floreali) ad Anuradhapura, spendendo enormi risorse umane ed economiche.
Per favore dirottiamo tutte queste risorse per costruire case per famiglie povere perché non è necessario sprecare risorse materiali per raggiungere la felicità suprema. Essa è lì, nel tuo stesso corpo, che è la più grande ricchezza. Quando lavori, pensa solo a ciò che stai facendo; non pensare nei termini di “Io” e “te”. Lo fai semplicemente perché ti senti soddisfatto e gli altri ne sono contenti.
Non c’è separazione fra il mio lavoro ed il tuo lavoro; fate tutto ciò che deve essere fatto. Questo è detto altruismo, servizio disinteressato, consapevolezza. Vi è una chiara comprensione dello scopo e della realtà, senza etichette, senza discussioni inutili. Sai quando devi smettere di parlare e quando devi parlare, perché sei davvero consapevole di tutto ciò che fai, dalla mattina alla sera.
Quando svolgi un’attività con consapevolezza, sei interessato al benessere del prossimo; vedrai la gelosia, l’invidia, la bramosia e l’ignoranza svanire dalla tua mente. Osserva il bene nel prossimo; quando qualcuno ti sgrida, semplicemente aspetta e sii paziente. libero dalla rabbia, quello sarà il tuo trionfo.
Nel Giorno del Vesak[4] offriamo dei fiori di loto al Buddha; potresti pensare: “Ho offerto questi fiori, ora posso tornare casa; tornerò di nuovo per il la luna piena di Poson [5]”.
Nel Giorno di Poson, per favore non ripetere questo comportamento stupido; potresti compiere le offerte floreali consapevolmente. In che modo? rifletti così: “Questi fiori sono molto belli e profumati, ma cosa ne sarà di essi a sera? diventeranno secchi, brutti, privi di profumo..”. Sei consapevole, ne osservi l’impermanenza.
Il sostegno migliore che si possa avere è la consapevolezza, che significa essere pienamente presenti in ogni momento. La consapevolezza è attenzione priva di giudizio, con piena comprensione.
Tutta la sofferenza (dukkha) che proviamo è creata dalla nostra stessa mente. Perciò, dobbiamo osservare i nostri pensieri in modo da generare la visione profonda o Vipassanā. Osserviamo gli stati mentali – il loro sorgere, persistere e cessare; ad esempio: Un desiderio sorge, persiste, poi se svanisce.
Non si può mangiare riso fritto ogni giorno, diventerebbe nauseante; Non cercare di rastrellare i cumuli di spazzatura puzzolente; dobbiamo pensare solamente ad aiutare il prossimo mostrando loro i metodi per rendere docile la propria mente.
In quanto esseri umani, siamo soggetti all’errare; chi commette errori è un nostro amico, perché ci aiuta a purificare la nostra mente attraverso l’altruismo, al fine di “salvarli” dalle montagne di spazzatura che hanno raccolto.
Dukkha, (sofferenza) è l’ingrediente essenziale che ci sprona verso la Visione Profonda (Vipassanā); abbiate fiducia e confidenza nel Dhamma e praticare la consapevolezza per comprendere le quattro nobili verità che esistono nella vostra stessa mente.
Il Dhamma che il Buddha e i suoi discepoli hanno insegnato riguarda la Via di mezzo, (Appamāda – Vigilanza e diligenza); Purifica la tua mente rimanendo consapevole e risvegliati alle Quattro nobili verità presenti nella tua mente.
Nel sistema educativo dei Pirivena[6] i giovani monaci non vivono coltivando la resilienza, cosa evidente dal comportamento di molti monaci universitari. Lo YMBA[7] ed il Buddhist congress dovrebbero formulare un programma di studi basato sulla consapevolezza e la ‘beatitudine suprema’.
Il sistema prevalente sta distruggendo la saggezza buddhista; in un articolo pubblicato sul quotidiano The Island, il Dr. Upul Wijewardena afferma che la pratica di consapevolezza porterebbe una rivoluzione nel campo medico; apprezziamo l’impegno dell’autore nel provare a districare questo garbuglio.
“Colui il quale vive nel Dhamma è protetto dal Dhamma, Il Dhamma ben praticato conduce alla felicità”
“Dhammo have rakkhati dhammacāriṃ, Dhammo suciṇṇo sukhamāvahāti”
Note:
1: Le pūja : cerimonia dell’offerta: cerimonie rituali tipiche della religiosità popolare delle culture asiatiche nelle quali vengono offerte simbolicamente sostanze materiali quali fiori, incensi, lampade, cibo e bevande alla divinità.
2: Questo paragrafo è evidentemente rivolto a monaci/monache.
3: Poya: Notti di luna piena, tradizionalmente dedicate alle adunate religiose e spirituali, come le Domeniche nella cultura occidentale.
4:Vesak: La luna piena del mese di Maggio, giorno in cui si commemorano convenzionalmente i tre eventi fondamentali della vita del Buddha: nascita, risveglio e trapasso.
5:Poson: Luna piena del mese di Giugno, in cui si commemora l’arrivo del Buddhismo a Ceylon ( Sri Lanka)
6:Pirivena: Collegi monastici in SriLanka: il sistema educativo dei pirivena è suddiviso in tre livelli:
Mulika (basilare) offre cinque anni di istruzione ed è il livello più elementare di istruzione. Agli studenti vengono insegnate sei materie; Pali, sanscrito, singalese, inglese, tipitaka, studi e matematica. Questo è seguito da un esame finale che può essere usato per accedere al livello successivo.
Maha (grande) offre un’istruzione superiore e avanzato, permettendo agli studenti di studiare una varietà di materie tra cui filosofia, storia delle religioni, linguistica, ayurveda astrologia. [3]
Vidyayathana ( campo della conoscenza) offre il più alto livello di istruzione, simile al livello universitario occidentale.
7: YMBA Young Men Buddhist Association, una delle organizzazioni giovanili di ispirazione buddhista più importanti dello Sri Lanka.
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