
Vinaya Pitaka, mahāvagga
Mahakhandhaka
12. Uruvelapāṭihāriyakathā
Quindi, Il Beato, dopo aver soggiornato ad Uruvela a proprio piacimento, si diresse verso Gayāsīsa assieme a una grande assemblea di un migliaio di monaci, i quali in precedenza erano tutti asceti con la crocchia. Ed il Beato prese dimora presso Gayāsīsa assieme a quei mille monaci. Quindi, il Beato si rivolse a quei monaci:
“Monaci, ogni cosa è in fiamme. E cosa è in fiamme? L’occhio è in fiamme, gli oggetti visivi sono in fiamme, la cognizione visiva è in fiamme, il contatto visivo è in fiamme, e anche la sensazione sorta dal contatto visivo, piacevole, dolorosa o neutra è in fiamme.
Per via di cosa è in fiamme? Per via del fuoco della passione, del fuoco dell’avversione, del fuoco dell’ignoranza; è in fiamme per via di nascita, invecchiamento, morte, tristezza e pianto, per via del dolore [fisico], della sofferenza [mentale] e dell’angoscia, io vi dico.
L’orecchio è in fiamme, i suoni sono in fiamme, la cognizione uditiva è in fiamme, il contatto uditivo è in fiamme, e anche la sensazione sorta dal contatto uditivo, piacevole, dolorosa o neutra è in fiamme. Per via di cosa è in fiamme? Per via del fuoco della passione, del fuoco dell’avversione, del fuoco dell’ignoranza; è in fiamme per via di nascita, invecchiamento, morte, tristezza e pianto, per via del dolore [fisico], della sofferenza [mentale] e dell’angoscia, io vi dico.
Il naso è in fiamme, gli odori sono in fiamme, la cognizione olfattiva è in fiamme, il contatto olfattivo è in fiamme, e anche la sensazione sorta dal contatto olfattivo, piacevole, dolorosa o neutra è in fiamme. Per via di cosa è in fiamme? Per via del fuoco della passione, del fuoco dell’avversione, del fuoco dell’ignoranza; è in fiamme per via di nascita, invecchiamento, morte, tristezza e pianto, per via del dolore [fisico], della sofferenza [mentale] e dell’angoscia, io vi dico.
La lingua è in fiamme, i sapori sono in fiamme, la cognizione gustativa è in fiamme, il contatto gustativo è in fiamme, e anche la sensazione sorta dal contatto gustativo, piacevole, dolorosa o neutra è in fiamme. Per via di cosa è in fiamme? Per via del fuoco della passione, del fuoco dell’avversione, del fuoco dell’ignoranza; è in fiamme per via di nascita, invecchiamento, morte, tristezza e pianto, per via del dolore [fisico], della sofferenza [mentale] e dell’angoscia, io vi dico.
Il corpo è in fiamme, gli oggetti tattili sono in fiamme, la cognizione fisica è in fiamme, il contatto fisico è in fiamme; anche la sensazione sorta dal contatto fisico, piacevole, dolorosa o neutra, è in fiamme. Per via di cosa è in fiamme? Per via del fuoco della passione, del fuoco dell’avversione, del fuoco dell’ignoranza; è in fiamme per via di nascita, invecchiamento, morte, tristezza e pianto, per via del dolore [fisico], della sofferenza [mentale] e dell’angoscia, io vi dico.
La mente è in fiamme, i pensieri sono in fiamme, la cognizione mentale è in fiamme, il contatto mentale è in fiamme; a anche la sensazione sorta dal contatto mentale, piacevole, dolorosa o neutra, è in fiamme. Per via di cosa è in fiamme? Per via del fuoco della passione, del fuoco dell’avversione, del fuoco dell’ignoranza; è in fiamme per via di nascita, invecchiamento, morte, tristezza e pianto, per via del dolore [fisico], della sofferenza [mentale] e dell’angoscia, io vi dico.
Vedendo ciò, monaci, il nobile esperto discepolo prova disincanto verso la l’occhio, disincanto verso le immagini, verso la cognizione visiva, verso il contatto visivo; ed egli prova disincanto anche verso qualunque sensazione, piacevole, dolorosa e neutra sorta per via del contatto visivo.
Prova disincanto per l’orecchio e i suoni … prova disincanto per il naso e gli odori … prova disincanto per la lingua e i sapori … per il corpo e gli oggetti tangibili; prova disincanto per la mente e i pensieri, disincanto per la cognizione mentale, per il contatto mentale; ed egli prova disincanto anche verso qualunque sensazione, piacevole, dolorosa e neutra sorta per via del contatto mentale.
Disincantato, è senza passione, Senza passione è liberato; nella libertà egli riconosce di essere libero. Esausta la vita, completata la disciplina spirituale, fatto ciò che era da fare, non vi sarà più alcuna ulteriore esistenza.”
E proprio durante quell’esposizione, le menti di quei mille monaci raggiunsero la liberazione priva di attaccamento e afflizioni.
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