
Perché il Buddha ha posto la sensazione (In Pali: vedana) come secondo oggetto di contemplazione nella pratica della consapevolezza?
L’assenza di consapevolezza circa le sensazioni le farà apparire ininfluenti, mentre sono proprio le sensazioni che spingono e pungolano l’uomo in mille direzioni. Le sensazioni fanno girare il mondo. Le sensazioni che tutti bramiamo condizionano il nostro comportamento. Tutti siamo a caccia di sensazioni piacevoli e rifuggiamo quelle spiacevoli.
Ecco come le vedana fanno girare il mondo. Il desiderio illusorio nasce dalla sensazione e segue la sensazione. Tale desiderio ci fa agire secondo le sue richieste e tutto avviene di conseguenza. Imparate a conoscere questa cosa che domina l’umanità. Il potere e l’influenza delle vedana è enorme. Se non sappiamo gestirla, saremo innalzati e abbattuti a suo capriccio, il che è dukkha, sofferenza. Agiremo in conseguenza di sensazioni radicate nell’ignoranza e perciò dannose. Anche gli animali sono spinti e guidati dalla sensazioni; Il loro comportamento è diretto dalla sensazione. La sensazione piacevole è ciò che uomini e animali inseguono. Vedana plasma l’azione, nutre lo sforzo e regola il comportamento. Le sensazioni sono i nostri padroni, i nostri dittatori. Se le sappiamo governare non ci potranno danneggiare. In caso contrario, continueremo a esserne schiavi. Che pena essere schiavo di vedana!.
Le vedana sono di due tipi: sensazioni stolte condizionate dall’ignoranza(avijja) e sensazioni intelligenti condizionate da vijja (conoscenza, giusta comprensione).Se il prodursi del contatto sensoriale ci trova in stato di assenza di consapevolezza, si produrrà una sensazione ignorante, se invece ci trova in stato di saggezza e comprensione, si produrrà una sensazione intelligente. La sensazione ignorante si trasforma in desiderio ignorante(Tanha), la sensazione intelligente si trasforma nella corretta intenzione, la saggia motivazione che desidera ciò di cui abbiamo vera necessità. L’avidità può trasformare desideri e necessità intelligenti in stupidi appetiti. L’avidità stupida ci fa girare in tondo in questo mondo; girare e girare chissà per quanto tempo, eppure continuiamo a subirla.
Desideriamo la luna! Finché l’avidità è presente, non ci sarà fine a tutto ciò: andremo e verremo in continuazione, faremo e inventeremo in continuazione, ricercando senza sosta piacere e soddisfazione. Ecco perché i benefici di saper padroneggiare le vedana sono enormi. Considerate la sensazione da questo punto di vista e non permettetele di suscitare desideri ignoranti.
La contemplazione delle sensazioni (vedananupassana)
Discorso indirizzato a studenti occidentali durante un corso di meditazione a Suan Mokkh, Thailandia, 1986
Dobbiamo riconoscere nelle sensazioni la qualità di mara(demoni,tentetori).Difficile trovare la definizione esatta. Sono mara malefici e dannosi, canaglie che causano tutti i problemi della vita. Siamo schiavi delle sensazioni. Accumuliamo ricchezze solo per compiacere sukha-vedana(sensazione piacevole). Le vedana ci signoreggiano. Sono demoni malefici che ci confondono, ci causano difficoltà e complicano la vita.
La conoscenza delle sensazioni costituisce lo studio della seconda tetrade di Anapanassati. Siamo in perenne schiavitù delle sensazioni, in particolare di sukha-vedana(sensazione piacevole).Ma il nostro compito, qui, è di conoscere le sensazioni per imparare a padroneggiarle. Nei testi pali, le sensazioni sono spesso chiamate ‘condizionanti della mente'(citta-sankhara).La mente prende la forma dei pensieri, dei desideri e dei bisogni.
Non sappiamo opporci alla sensazione: pensiamo e agiamo secondo i suoi desideri. Non siamo liberi, perché in potere delle vedana. Le sensazioni ci costringono ad agire in un certo modo. Costringono la mente, la condizionano a pensare e ad agire come vogliono.
Imparare a padroneggiare le sensazioni più sottili ci mette in grado di padroneggiare quelle più basse, grossolane e meschine. Controllando le più difficili, sapremo controllare le più semplici e infantili. Perciò vi esorto e vi invito a conoscere il tipo più alto di vedana, cioè le sensazioni prodotte dal samadhi.
Quindi imparate a controllarle. Se sappiamo vincere le sensazioni prodotte dal samadhi (concentrazione, meditazione), sapremo vincere qualunque altra sensazione. Siete disposti a provare? Siete pronti ad affrontare le difficoltà che possono presentarsi? Avete voglia di dedicare il vostro prezioso tempo a questa pratica?
Esaminatevi con attenzione. Potrebbe sembrarvi strano che, dopo esserci sforzati per raggiungere le sensazioni più elevate, invece di goderle e assaporarle, lavoriamo a controllarle, distruggerle e annientarle. Alcuni rimarranno perplessi. Altri penseranno che sto scherzando. Cercate di comprendere correttamente: annientare tali sensazioni ci da in cambio qualcosa di ancora migliore. Incontreremo una sensazione che non sarà più una sensazione, ma qualcosa di prossimo al nibbana, alla liberazione. Conoscere la vedana più elevata per annullarla non è uno scherzo, né una stupidaggine.
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