
Māgha Pūjā è una festività buddhista theravāda, che viene celebrata nel giorno di luna piena di Māgha, il terzo mese del calendario lunare, corrispondente al mese di febbraio-Marzo. La festa di Māgha Pūjā è incentrata sulla celebrazione dell’idea di Sangha, la comunità monastica buddhista, e più in generale, la comunità degli «esseri nobili», ovvero, di quelle persone che hanno realizzato esperienzialmente l’insegnamento del Buddha. Per questa ragione, Māgha Pūjā è alle volte chiamata «Giorno del Sangha».
Inoltre, in questo giorno si commemora l’evento straordinario in cui 1.250 monaci arahant si radunarono, alla presenza del Buddha, presso il Monastero Veluvana a Rājagaha, senza essersi accordati precedentemente. Di questi monaci risvegliati, mille avevano conseguito il risveglio ascoltando il Sutra del Fuoco impartito dal Buddha; gli altri 250 erano discepoli dei venerabili anziani Śāriputra e Moggallana. Compiaciuto, il Buddha tenne un discorso che riassume i punti principali della dottrina Buddhista. Questo discorso, noto come Ovada-Patimokkha o «esortazione per la liberazione individuale», venne pronunciato dal Buddha a quei monaci, prima di esortarli ad insegnare la via della liberazione a tutti gli esseri senzienti.
Ovadapatimokkha, Istruzione sulla liberazione individuale
«La pazienza è la pratica più alta,
Il nibbāna è lo stato più alto, così è stato proclamato dai Buddha.
Non è un vero rinunciante chi fa del male ad altri,
E nemmeno un vero contemplativo chi altri tormenta.
Astenersi da tutte le azioni nocive,
Coltivare azioni benefiche
E purificare il proprio cuore:
Questo è l’insegnamento dei Buddha.
Non insultare, non nuocere,
vivere secondo le regole della liberazione individuale;
moderazione nel cibo,
riposare in solitudine,
Ed essere intenti a pensieri elevati:
Questo è l’insegnamento dei Buddha.
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