Pratica Buddhista Nell’epoca della Comunicazione di Massa

Estrarre l’oro dalla spazzatura

Venerabile Bodhirakkhito (Samana Bodhirak)

L’influenza dei mass media sulla nostra mente

Nell’era dei mass media, coloro che saranno capaci di  comprendere il più velocemente la maggiore quantità di informazioni saranno capaci di trarne i benefici maggiori. Non è semplicemente possibile impedire alle persone di utilizzare i computer, di guardare la televisione o ascoltare la radio. Tuttavia, quando diamo un occhiata alle informazioni che ci arrivano dai mezzi di comunicazione, ci rendiamo facilmente conto che la maggior parte di esse hanno un impatto negativo sulla nostra mente; troppa violenza, immagini di sessualità esplicita e la pubblicità stimolano la bramosia,  il desiderio e sollecitano i nostri sensi, spingendoci a ricercare ancor più gratificazione. Tutto ciò non fa che aumentare in noi il desiderio, l’avversione e l’ignoranza, cause del dukkha (sofferenza, insoddisfazione).

Al fine di attrarre l’attenzione del pubblico, i mezzi di comunicazione riportano in continuazione notizie sensazionali e strampalate, producendo al contempo programmi di intrattenimento eccitanti e sensazionalistici con lo scopo di catturare l’attenzione del pubblico e creare nuove mode. Tali programmi seminano in continuazione i semi della violenza, della brama, e di altre assurdità nel nostro subconscio.   In un simile contesto culturale diventiamo assuefatti a tali comportamenti nocivi. Entrando in contatto con immagini di violenza, viene piantato in noi il seme della violenza che darà origine a comportamenti violenti in maniera subitanea. I bambini e gli adolescenti, avendo una mente non ancora matura, sono più inclini all’idolatria nei confronti dei divi dello spettacolo e tendono ad imitarne i comportamenti sbagliati. L’esposizione massiccia ai mass media rende i bambini insicuri, avidi, e li priva della capacità di vivere una vita innocente e pura.  

Il mondo che cambia ed il deterioramento della mente umana  

In passato, se un uomo veniva sorpreso a rubare una gallina, questi veniva criticato dell’intero villaggio. Oggigiorno, la gente è così abituata a sentire notizie di persone che arrivano ad uccidere i propri genitori per denaro senza il minimo senso di colpa che quasi nessuno ci fa più caso.   La società tutta è stata contaminata, le persone diventano sempre più indifferenti. nessuno è al riparo da tutto ciò, soprattutto i bambini.  Il tasso di criminalità sta diventando sempre più alto, i valori etici stanno scomparendo.   Ai tempi del Buddha non esistevano né le televisioni né i giornali, e tuttavia il Buddha ha insegnato ad usare la corretta visione (samma ditthi) per discernere le informazioni che arrivano attraverso le porte dei sensi.

Nonostante il fatto che  i mass media continuino a diffondere molte cattive notizie, possiamo comunque trarne un beneficio, se sappiamo come impiegare la nostra saggezza nell’affrontare queste tematiche. Ai fini della nostra discussione, prenderemo ad esempio la televisione.     

Addestrarsi nei passi verso la liberazione attraverso i quattro principi:  

1: osservare l’insoddisfazione, non solo il piacere;
2: approfittare della situazione per addestrare la nostra mente;
3: discernere ciò che è benefico da ciò che è nocivo;
4: imparare il più possibile per ampliare la nostra saggezza;  

Il Primo principio: Osservare L’insoddisfazione invece che l’allegria  

Invece di guardare programmi televisivi accattivanti ma privi di senso, si dovrebbero scegliere quelli inspiranti a significativi. Le persone sono solite pensare: “Sono stanco a causa del lavoro; voglio guardare programmi eccitanti e divertenti per rilassarmi”;   In realtà, tali programmi sono fortemente nocivi in quanto causano l’intensificarsi della nostra bramosia, dell’avversione, e dell’ignoranza senza che ce ne accorgiamo. Così, non dovremmo meramente guardare quei programmi di intrattenimento in maniera passiva, ma utilizzare le Quattro Nobili Verità osservando la sofferenza ed il cambiamento dei fenomeni nella nostra vita quotidiana, osservando il sorgere delle sofferenza, le sue cause, ed il modo di liberarci di essa.  

Negli sceneggiati televisivi spesso vediamo  persone ricche e potenti vivere una vita piena di agi ma comunque afflitti dalla sofferenza e dalle preoccupazioni al punto di non riuscire più a dormire e senza alcuna pace mentale. Alcuni di loro hanno addirittura bisogno di assumere guardie del corpo e di girare armati. Se non riusciamo a comprendere tutto ciò, saremo indotti a pensare che fama e potere generano felicità. Senza la guida degli adulti, i bambini desidereranno ciecamente tutto ciò, correndo il rischio di perdere la giusta direzione. Osservando le persone di successo del mondo dello spettacolo, dovremmo cercare di comprendere  il percorso che porta a tale successo. Quanto duramente si sono impegnate e come hanno fatto a superare le difficoltà? Sono interrogativi utili ai fini da contemplare. Pensando ai grandi Re del passato, dovremmo osservare la loro abilità nel governare per il bene dei loro sudditi. Osservando in profondità la sofferenza nei loro cuori e le situazioni pericolose che hanno dovuto affrontare, possiamo farci un idea di quanta sofferenza ci sia dietro il potere ed il prestigio.  

Pensate agli Arahant che dedicarono completamente la loro vita e si sacrificarono al solo fine di beneficare quanto più gente possibile, e alle loro virtù: costoro sono i nostri modelli di riferimento per quanto riguarda la nostra pratica del Buddha Dhamma. Leggendo le biografie di coloro che commisero azioni nocive ed il modo in cui furono puniti, possiamo comprendere  il funzionamento della legge di causa ed effetto (karma). 

Il secondo principio: Addestrare la nostra mente all’osservazione dei fenomeni 

Ci sono molti programmi che parlano d’amore, di violenza ad altre bizzarrie che ci induco a indulgere in tali comportamenti. Molte canzoni parlano d’amore o di odio, e se non siamo consapevoli, guardare la televisione dopo aver lavorato non è un attività rilassante, ma bensì una tentazione ed una perdita di soldi, salute, tempo e saggezza. Dobbiamo usare la corretta comprensione, la corretta consapevolezza e la corretto raccoglimento di cui si parla nel Nobile Ottuplice Sentiero per contrastare tutto ciò e continuare a praticare l’osservazione delle nostre emozioni fluttuanti ed instabili.   Ad esempio, potremmo osservare se ci sentiamo attratti o ossessionati da scene di sesso o meno; o magari siamo attratti ed appassionati a scene di violenza? Il Buddha ci ha insegnato ad osservare le nostre emozioni, ad osservare costantemente la nostra mente anche quando stiamo facendo qualcosa per gli altri.

Lo sviluppo dell’etica, della mente focalizzata e della saggezza tramite la pratica buddhista è sia un modo per beneficare noi stessi che gli altri. Quando guardiamo la televisione dovremmo osservare anche la nostra mente.   Se ci lasciamo sopraffare usciremo perdenti dalla battaglia contro la televisione. Se non resistiamo più, possiamo spegnere la TV per un po’ per recuperare il nostro equilibrio.   I praticanti dovrebbero conoscere le loro menti e smettere di guardare quel dato programma nel caso si sentissero sopraffatti da quanto visto, cercando di capire se vale la pena di continuare a guardare quel programma invece di continuare meramente a guardare o a praticare un rifiuto cieco.  

I programmi televisivi sono semplicemente immagini, non sono reali; se non possiamo combattere contro il potere delle immagini, come possiamo combattere contro i nemici reali? Se siamo persone dal temperamento irascibile,  possiamo testare la nostra stessa pazienza guardando la televisione, per verificare se abbiamo bisogno di praticare la pazienza o meno. Se proviamo attrazione per le bellezze del piccolo schermo, significa che siamo deboli interiormente, e dobbiamo praticare per rafforzare la nostra interiorità esercitandoci con l’osservazione delle immagini televisive prima di affrontare le persone reali. 


Il terzo principio: discernere ciò che è benefico da ciò che è nocivo  

In televisione ci sono cose positive e cose negative, informazioni salutari e non salutari. Anche se la maggior parte di queste informazioni non sono un granché benefiche, usando la nostra saggezza possiamo imparare a ricavare l’oro dalla spazzatura. Dobbiamo scegliere quei programmi che forniscono buone informazioni e valori positivi, ed imparare da essi. Dobbiamo rifiutare programmi devianti, cercando di sviluppare la nostra capacità di non farci condizionare. Dobbiamo controllarli, altrimenti saranno loro a controllare noi.  

E’ importate che i genitori e gli insegnanti insegnino ai giovani come scegliere i programmi. Non basta guardare programmi all’apparenza piacevoli, dobbiamo addestrarci ad una scelta etica, non importa quanto sia arduo. Le persone di solito imparano le cose nocive come ad esempio fumare, a usare droghe ed a bere; che tristezza notare che le persone si impegnano duramente per apprendere cose negative!  

Guardare la televisione è come combattere contro i vampiri delle nostre tendenze abituali di avarizia, di avversione ed ignoranza, non si tratta semplicemente di svago. Perciò è importante che i genitori seguano i figli mentre questi guardano la televisione. Non permettete che la televisione rimpiazzi i genitori nei loro doveri educativi permettendogli di inculcare ai bambini dei concetti dannosi.    

Il quarto principio: Imparare a vedere in profondità, incrementare la saggezza


I nostri sensi sono naturalmente limitati, ma grazie alla televisione possiamo vedere cosa succede lontano da noi, come se avessimo facoltà visive ed uditive sovrannaturali che ci permettessero di percepire i tre reami. La televisione ha un infinito potere che ci permette di poter osservare il mondo intero con le sue diverse culture e stili di vita dei popoli di vari paesi. Possiamo apprendere tutto ciò tramite la televisione, per allargare i nostri orizzonti e comprendere come agire in diverse situazioni, imparando l’arte della saggezza della semplicità e della correttezza.  

La nostra conoscenza si espanderà giorno dopo giorno, ma le persone che si rifiutano di imparare avranno delle difficoltà nell’accettare le opinioni altrui e a convivere con gli altri. Costoro tendono ad essere egoisti, chiusi in se stessi e testardi. I mass media come la televisione possono essere degli strumenti molto potenti nell’apprendimento; come per l’elettricità ed i coltelli, un corretto uso dei mezzi di comunicazione può portare un gran beneficio, ma un uso scorretto può essere dannoso.   

Le dieci visioni corrette da contemplare guardando la televisione

Siamo tutti consapevoli di quanto sia importante apprendere le regole della strada, di imparare a guidare correttamente e di tenere le cinture di sicurezza allacciate prima di metterci alla guida; i pericoli dell’utilizzo dei mass media non sono meno seri di quelli relativi alla guida. Dobbiamo essere consapevoli delle regole di sicurezza relative all’utilizzo dei media ed apprendere la corretta attitudine prima di sederci davanti al televisore.   

1: Scegliere e valutare attivamente cosa guardare, invece di subire passivamente quanto viene proposto;

2: Gli istruttori devono conoscere e valutare i programmi e comprendere l’effetto sugli spettatori, come un’esperta guida dovrebbe conoscere tutte le strade prima di poter fare da guida gli altri;

3:In accordo gli insegnamenti del Buddha, le informazioni possono essere divise in 4 categorie:  

3.1: I sei comportamenti nocivi: il bere alcolici, frequentare prostitute, vagabondaggio, il gioco d’azzardo, il frequentare cattive compagnie e la pigrizia;

3.2: Gli oggetti dei sei sensi: forme, suoni, odori, gusti, oggetti tangibili, e pensieri;

3.3: Gli otto condizionamenti mondani: guadagno e perdita, fama ed infamia, lode e biasimo, gioia e tristezza;

3.4: Consapevolezza di sé stessi. 

4: Essere consapevoli del nostro stato mentale mentre guardiamo la TV
4.1: Essere consapevoli delle sensazioni di attrazione o repulsione;
4.2: Essere consapevoli dell’intensità dell’attrazione e/o repulsione;
4.3: Essere consapevoli del dinamismo di tali sensazioni;
4.4: determinarsi a risolvere tali sensazioni, interrompendo la visione o tramite l’uso della saggezza.

5: Praticare i quattro fondamenti della consapevolezza mentre guardiamo un programma
5.1: La consapevolezza del corpo in quanto fenomeno composito;
5.2: la consapevolezza delle sensazioni che sorgono dal guardare quel programma;
5.3: La consapevolezza della mente: osservare le cause di tali sensazioni che hanno origine dalla mente,  compreso i nostri preconcetti le esperienza passate, rimanendo allerta invece di essere trascinati in maniera passiva da quanto visto;
5.4: La consapevolezza dei fenomeni mentali : gli impedimenti, i desideri del mondo materiale, il desiderio sensuale, l’egoismo imperante in ogni istante della nostra vita. 
5.5: Intelligenza con spirito di sacrificio, rivolta al beneficio della società;
5.6: Intelligenza astuta, che tende ad approfittare degli altri per i propri vantaggi.  

6: Addestrarsi alla moderazione 

per ridurre il potere degli inquinanti quali il desiderio insaziabile, imparando a stare bene con quello che si possiede. Le persone sono generalmente avide, e pensano ad accumulare invece ricchezze materiali invece invece di accumulare la ricchezza del Dharma.  

7: I pensieri dipendono dalla visione della TV e i sentimenti ( attrazione e repulsione) dipendono dal pensiero

pratichiamo osservando come nascono i sentimenti. osservando il loro sorgere, facilita il loro svanire. Continuiamo ad guardare quel programma, osservando il sorgere dell’emotività, il suo svanire fino al punto a diventare esperti.  

8: Comprendere la mutevolezza dei fenomeni e la loro vacuità

Per coloro i quali sono ancora inesperti del BuddhaDharma,  guardare le televisione farà sicuramente aumentare gli stati afflittivi della mente. La mutevolezza ha due aspetti: può causare l’aumento delle afflizione o la loro diminuzione, in dipendenza dal nostro modo di praticare. La separazione dalle persone care e  l’incontro con persone spiacevoli è cosa normale in questo mondo; solo comprendendo la mutevolezza non saremo più prede della spazzatura televisiva e degli inquinanti mentali.  

9: Praticare i cinque precetti etici del Buddhismo

Praticando i cinque precetti etici del buddhismo saremo al riparo da situazioni pericolose per la nostra vita; è un po’ come imparare a nuotare prima di tuffarsi nel mare aperto, o come indossare il casco prima di mettersi alla guida di una motocicletta: utilizzando le opportune precauzioni riduciamo i rischi e limitiamo i danni.

La maggior parte dei problemi qui evidenziati sono tipici del modello di società propugnato dal capitalismo: Ottenere il massimo del profitto con il minimo sforzo; la corretta visione ci aiuta a ricavare l’oro dalla spazzatura. Ad esempio, i programmi di informazione sportiva parlano unicamente di vittorie e sconfitte; la pubblicità stimola la nostra avidità; la maggior parte delle persone spreca un sacco di soldi per apparire più attraente, si rovinano la salute bevendo e fumando, e la pubblicità è la causa maggiore di questi comportamenti nocivi. Non dovremmo guardare programmi che stimolino la nostra avidità, l’avversione e l’ignoranza.   Utilizziamo le dieci visioni corrette qui esposte per valutare se sia opportuno di spendere il nostro tempo nel guardare certi programmi televisivi.   

I Tre tipi di individui

1: Coloro i quali rifiutano di sentire e vedere, che si distaccano dal mondo esteriore per ricavare una quiete mentale che è solo temporanea, garantita da un ambiente sereno e privo di interferenze. In ogni caso, quando le condizioni ambientali si complicano la mente di questi soggetti subisce un cambiamento negativo.  

2: Persone che cercano gratificazione nelle cose del mondo: costoro sono paragonabili al cotone imbevuto nell’acqua sporca: All’apparenza perfetti, mentre le contaminazioni ristagnano in profondità…costoro bramano le cose piacevoli, sviluppando ancora più attaccamento per le cose del mondo. la maggior parte delle persone appartiene a questo secondo tipo.  

3: Il terzo tipo di persone sono coloro i quali tramite l’addestramento all’etica, alla meditazione e alla saggezza sono in grado di purificare gradualmente l’acqua dalla sabbia; essi sanno fare un corretto uso dei mezzi di comunicazione come la televisione. Questa è detta la via della purificazione.   

Le responsabilità sociali dei leader spirituali


Vivendo in una società industrializzata e consumista, la televisione è il mezzo di comunicazione per eccellenza per le chi vuole vendere qualcosa. Gli spot televisivi sono come vampiri affascinanti che succhiano il nostro tempo, i nostri soldi, la nostra salute e la nostra saggezza. Tutti gli spot pubblicitari tentano di convincere gli spettatori che il prodotto pubblicizzato sia il migliore, il più alla moda, il più necessario; così ci convinciamo della necessità di acquisire tali prodotti per poter essere al passo con la moda del momento.   Tutto ciò non fa che mettere a nudo la mancanza di intelligenza e la debolezza interiore delle persone del mondo moderno.

In passato le guerre si combattevano con le armi ed i fucili, oggigiorno la pubblicità funge da apripista all’invasione economica. Invece di essere succubi della nostre debolezze, dobbiamo allenarci ad usare la nostra saggezza per comprendere cosa sia di reale beneficio e cosa no.   Allenare il nostro giudizio critico tramite l’osservazione consapevole dei programmi televisivi è come vaccinarsi prima di ammalarsi: sviluppiamo gli anticorpi per proteggerci da ciò che è nocivo. La bramosia sta travolgendo ogni cosa, ed il senso comune della moralità sta collassando; come possiamo impedire che avvengano  disastri naturali di cui noi siamo la vera causa?   Il veleno che viene diffuso dai mezzi di comunicazione di massa è molto più pericoloso e distruttivo dei terremoti e delle inondazioni naturali. Stiamo elargendo bramosia e violenza alle generazioni future attraverso i giornali ed i programmi televisivi.

Come possiamo pretendere qualcosa di buono da loro? Gli studenti sono il nostro futuro, i futuri capi di stato: essi dovranno impiegare la loro conoscenza, la loro saggezza ed il senso dell’etica per guidare il paese. Gli studenti stessi sembrano non capire il loro ruolo nella società, inseguendo modelli di comportamento deleteri.

Come se non bastasse, i mass media continuano a diffondere messaggi inappropriati al solo fine di consolidare il loro potere ed influenza. Le odiose riviste di bassa lega ed i video televisivi sono dappertutto senza che nessuno se ne curi minimamente. Perché nessuno tra i leader spirituali e tra gli educatori si azzarda a dire qualcosa? Non è un atteggiamento corretto quello di praticare il Buddhismo con un attitudine egoistica che non si cura della società. Dobbiamo affrontare la realtà ed allo stesso tempo impiegare la corretta visione e la saggezza nel mettere in guardia gli altri. Insieme possiamo migliorare il mondo in cui viviamo, poco alla volta. Questo è il vero spirito dell’Essere -Buddha.  



Trasformare i rifiuti in fertilizzante


Guardando la TV in maniera corretta, impariamo a trasformare i rifiuti in concime; dovremmo chiederci continuamente: “sono forse attaccato alla televisione?” non avendo i mezzi per invertire il trend attuale, siamo coscienti dei danni che questo stato di cose può provocare; potremmo fare come lo struzzo nascondendo la testa sotto la sabbia,  ma ciò non aiuterebbe a risolvere il problema.  

Dobbiamo aprire gli occhi per constatare i problemi sociali e personali con chiarezza. Attraverso la pratica dell’uso consapevole dei mezzi di comunicazione, possiamo addestrarci in tal senso. Per questa ragione, dobbiamo tenere gli occhi ben aperti mentre pratichiamo il Nobile ottuplice Sentiero.   Attraverso l’impegno e la cooperazione, possiamo apportare un contributo positivo alla società ed allo stesso tempo addestrare noi stessi a liberarci dei nostri attaccamenti. In accordo agli insegnamenti del Buddha, se volessimo praticare la meditazione senza esserci prima liberati dei nostri comportamenti più grossolani rischieremo di rimanere intrappolati nel dualismo dell’agitazione e del torpore; in entrambi i casi, staremo solo sprecando il nostro tempo e non saremo di alcun beneficio alla società. 

Fare della sofferenza il nostro maestro


Dobbiamo imparare ad utilizzare la corrente elettrica e i coltelli in maniera che questi siano di utilità  invece che di danno. Le quattro Nobili Verità posso essere contemplate anche quando guardiamo la televisione, soprattutto per quanto riguarda la contemplazione relativa alla nascita, alla vecchiaia, alla malattia ed alla morte, all’essere incapaci ad ottenere quello che si desidera, alla separazione da ciò che si ama, al dover subire ciò che non si desidera, ed alla sofferenza psico-fisica dovuta all’afferrarsi ai cinque aggregati espressa nei programmi alla TV.  

Comprendendo che tutti questi tipi di sofferenza sono originati dalla nostra bramosia, dalla nostra avversione e dalla nostra ignoranza, saremo in grado di applicare il Nobile Ottuplice Sentiero, i sette fattori che conducono al risveglio e i quattro principi per osservare la nostra mente:    

1: osservare l’insoddisfazione, non solo il piacere;

2: approfittare della situazione per addestrare la nostra mente;

3: discernere ciò che è benefico da ciò che è nocivo;

4: imparare il più possibile al fine di ampliare la nostra saggezza;

In questo modo potremmo davvero sviluppare i restanti fattori che conducono al risveglio, ovvero lo sforzo entusiastico, la gioia, la calma, il raccoglimento, e l’equanimità. 

Lasciare andare attraverso la corretta visione

Praticando in questo modo, possiamo liberare noi stessi ed essere veramente liberi. Non saremo più intrappolati nei consueti schemi e comprenderemo che la sofferenza degli esseri senzienti è causata dall’ignoranza; così svilupperemo la grande compassione necessaria per aiutare gli altri esseri e svilupperemo la saggezza simile alle sette meraviglie. In un periodo di crisi come questo, se sapremo fare un buon uso degli insegnamenti del Buddha potremo essere di beneficio per noi stessi e per gli altri, e trasformando i comportamenti nocivi nella realizzazione della saggezza, saremo capaci di trasformare la crisi in un opportunità di crescita.  

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